Tenuto da: Systema Adriatico ASD
A Novembre 2022 presso Mole Vanvitelliana, Ancona.
“Questi ornamenti del cielo si possono ritenere i più belli e perfetti tra quelli intessuti nella stoffa del mondo visibile, ma sono di gran lunga inferiori a quelli veri, nei quali la velocità e la lentezza reale si muovono in relazione reciproca e muovono gli oggetti che racchiudono in sé secondo il vero
numero e tutte le vere figure; ciò si può cogliere con la ragione e il pensiero, non con la vista. […] Bisogna servirsi del ricamo celeste come di un modello per comprendere le realtà invisibili,
come se ci si imbattesse in disegni tracciati ed elaborati con eccezionale maestria da Dedalo o da qualche altro artefice o pittore. Un esperto di geometria, se li vedesse, giudicherebbe splendida la loro esecuzione, ma è ridicolo esaminarli seriamente con l’intenzione di cogliervi la vera essenza dell’uguale o del doppio o di qualche altro rapporto numerico». […] «Non credi dunque», domandai, «che un vero astronomo avrĂ la stessa impressione, guardando i moti degli astri? Egli penserĂ che il cielo e i corpi in esso racchiusi siano stati realizzati dal loro artefice nel modo migliore in cui si possono compiere tali opere; ma secondo te non riterrĂ strano che si consideri il rapporto tra la notte e il giorno, tra questi e il mese, tra il mese e l’anno e quello degli altri astri con questi e tra loro come fenomeni immutabili e non soggetti ad alcun cambiamento, benchĂ© abbiano un corpo e siano visibili, e che si cerchi in ogni modo di coglierne la veritĂ ?» «Ad ascoltare queste tue parole, pare così anche a me», rispose. «Studiamo dunque l’astronomia», ripresi, «allo stesso modo della geometria, cioè per risolvere problemi particolari, e lasciamo perdere i fenomeni celesti, se vogliamo davvero occuparci di astronomia e rendere utile la parte naturalmente intelligente dell’anima, da inutile che era”. [Repubblica, VII]
“L’anima, sparsa dal centro per tutto fino all’estremo cielo, avvolse questo tutt’intorno di fuori, e rivolgendosi in se stessa principiò un divino principio d’incessante e sapiente vita per tutto il tempo. E il corpo del cielo fu creato visibile, e l’anima invisibile; ma l’anima, che è partecipe di ragione e d’armonia, è la migliore delle cose generate dal migliore degli esseri intelligibili ed eterni”. [Timeo, 37]